Ufficio per la Liturgia

Diocesi di Como

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IV Domenica Tempo Ordinario C

 

Fa’ che i credenti… annuncino con coraggio

senza temere l’inimicizia del mondo

Il Vangelo di oggi manifesta le diverse reazioni nei confronti di un Gesù che nella sinagoga del suo paese si è manifestato come Colui nel quale trovano compimento le profezie antiche. Come allora, anche oggi di fronte a lui, a volte la reazione è violenta, è reazione di rifiuto, di non voler riconoscere in lui la presenza di Dio. L’uomo è di fronte a Dio come creatura e Dio è colui che elegge e invia: nella Prima Lettura la scelta e la missione di Geremia quale profeta va di pari passo con la garanzia del sostegno e della vicinanza da parte di Dio. Alla Comunità di Corinto, in cui alcuni sembrano aspirare a dei ruoli per mettere in mostra sé stessi, Paolo, nella Seconda Lettura, indica la strada dell’Amore: solo così il cristiano si pone nella linea del profeta che diventa segno di Dio in mezzo ai suoi.

Nell’ omelia oggi si abbia l’accortezza di precisare bene e con chiarezza il senso, il significato e i contenuti propri del termine “profeta”. Troppe volte diamo per scontato nel nostro parlare la comprensione minima dei termini da noi utilizzati. Non è così negli ascoltatori. Il profeta è stabilito da Dio, dice solo ciò che Dio gli ordina e ha con lui un rapporto di intimità. La carità è l’anima vera della profezia! In Cristo c’è la pienezza di ogni rivelazione e di ogni profezia. Non si dimentichi che la sinagoga di Nazareth si può trovare ovunque, anche nelle assemblee cristiane in cui i fedeli si adunano per ascoltare il Vangelo! Sarebbe bello, poi, che l’omelia facesse riferimento ai tanti profeti del nostro tempo che hanno pagato con la vita la loro fedeltà a Cristo.

Anche oggi non può mancare  l’uso del Libro dei Vangeli nella processione introitale (Cristo-viene) e, accompagnato dai ceri, durante la proclamazione della pericope evangelica (Cristo-presente). Si scelga anche un adeguato canto per l’acclamazione al Vangelo, un canto che accompagni la “solennità” di questo momento.

Avrà senso anche dare importanza alla professione di fede, segnalando come “credere in” non costituisca una semplice dichiarazione dell’esistenza di Dio, ma un vero e proprio atto di amore con cui ci si affida a lui. Spesso la professione di fede è una sterile veloce ripetizione meccanica del Simbolo!!!

Si ricordi che Mercoledì prossimo, 2 Febbraio, si celebra la festa della Presentazione del Signore unitamente alla giornata per la Vita consacrata.

TESTI PER CELEBRARE

** Suggerimenti Suggerimenti IV TO C

** Riti di introduzione IV TO C Riti introduzione

** Salmo responsoriale Salmo IV TO C

** Preghiera dei fedeli

prima proposta IV TO C Pdf 1

seconda proposta IV TO C Pdf 2

** Riti di conclusione IV TO C Riti conclusione