Ufficio per la Liturgia

Diocesi di Como

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Indicazioni per i cori per il Tempo di Natale

Per cantare l’Incarnazione del Signore, anche in tempo di Covid

Carissimi Direttori, Organisti e Cantori,

ci stiamo avvicinando alle celebrazioni delle festività del Natale. Come sappiamo bene questo periodo liturgico è, per tutti noi, momento di grande coinvolgimento con il canto e la musica nelle nostre celebrazioni. Siamo consapevoli del delicato e complesso momento che il nostro Paese sta attraversando. Allo stesso tempo, siamo altrettanto consci del valore e dell’importanza dell’attività musicale e corale.

La situazione attuale, che tutti conosciamo, richiede alcune attenzioni. Proviamo ad offrirvi dei suggerimenti per un proficuo e prudente ministero del canto nelle nostre assemblee liturgiche. Occorre partire da alcune convinzioni oggettive:

  1. La liturgia, anche in tempo di pandemia, ha bisogno di essere curata, con il massimo possibile – in questo periodo – di ministerialità. Cerchiamo di investire tutte le energie possibili per fare del nostro meglio in questa situazione.
  2. La normativa attualmente vigente, sia civile che ecclesiastica, in merito alla situazione di emergenza, va naturalmente rispettata nella sua interezza.

A tal proposito è utile precisare che:

  • L’attività corale, a livello di normativa civile, non è stata vietata, nemmeno dal DPCM del 3 novembre 2020.
  • Il DPCM del 4 dicembre 2020 specifica, all’art. 1, numero 10, lettera q), che «le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalla rispettive commissioni» (all. 1 con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico, a7), lasciando invariato quanto stabilito dal Protocollo con la Conferenza Episcopale Italiana circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo, del 7 maggio 2020, e successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse lungo i mesi scorsi. Tra queste, in particolare la «reintroduzione dei cori e cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti (tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. L’eventuale interazione tra cantori e fedeli deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento di almeno 2 metri)».
  • Nell’ultimo periodo, accogliendo il suggerimento della realtà corale civile italiana, espressa dal Documento Feniarco del 26 ottobre 2020 (che suggeriva «la sospensione delle proprie attività in presenza per il periodo indicato dal DPCM con l’intento di contribuire in modo significativo alla salvaguardia della salute pubblica e accogliendo lo spirito generale della normativa che ci invita a limitare al massimo i contatti con altre persone»), anche la nostra Diocesi ha dato l’indicazione di sospendere l’attività corale, limitando l’animazione delle celebrazioni ad un gruppo molto ristretto di cantori.
  • L’inserimento della nostra Regione Lombardia in zona gialla (da domenica 13 dicembre 2020), ci permette di poter riprendere, con saggezza e prudenza, anche l’attività corale.

Per favorire una prassi condivisa, rispettosa delle norme, che valorizzi l’animazione musicale delle celebrazioni, come Ufficio per la Liturgia della Diocesi indichiamo quanto segue:

  1. L’attività corale può essere ripresa con prudenza, nel rispetto delle singole persone, che possono liberamente decidere di sospendere il loro servizio nel coro se le condizioni di salute, motivi familiari o personali fanno propendere per una scelta in tal senso; i direttori curino di essere vicini anche a queste persone favorendo la ripresa della loro attività non appena sarà possibile.
  2. Per tutto quello che segue, valgono le indicazioni tecniche già spesso ricordate, che riportiamo qui per comodità:
    • Tutti i cantori devono sempre indossare la mascherina, soprattutto durante il canto.
    • Tra i cantori deve esserci un distanziamento laterale di almeno 1m e di 2m tra le file e tra la prima fila e il direttore.
    • L’utilizzo di partiture, fogli, libretti, sussidi per il canto deve essere esclusivamente personale (è bene che i cantori portino loro stessi le parti, oppure le trovino già pronte sulla loro sedia, o in un luogo adatto a giudizio del direttore, in modo da non creare assembramenti per prendere le parti né per restituirle, evitando anche eventuali passaggi di mano in mano).
    • Poiché il virus sulle superfici ha una vita molto limitata, per una maggiore sicurezza e tutela si può procedere in diversi modi:
      • Si affidi a ciascuno la propria “cartelletta” con le parti necessarie. Ciascuno sa che avrà contatto solamente con i fogli in essa contenuti. La potrà portare a casa, oppure lasciare sulla sua sedia (o in un luogo adatto, indicato dal direttore), in modo da ritrovarla all’appuntamento successivo.
      • Se le parti sono contenute in cartellette di plastica, queste possono essere igienizzate con apposito prodotto disinfettate e riposte al loro posto.
      • Se le parti sono stampate su carta basta lasciare le fotocopie in “quarantena” per almeno 3 ore (cfr. Circolare del Ministero della Salute del 15 maggio 2020, Tabella 1). Il criterio vale, per analogia, anche per i sussidi dei canti per l’assemblea.
      • Se anche fossero di plastica, si potrebbero mettere in “quarantena” per 7 giorni, per essere sicuri che il virus non si trovi più sulle superfici (cfr. Circolare del Ministero della Salute del 15 maggio 2020, Tabella 1). Questo forse richiede di aumentare il numero di parti da stampare/fotocopiare, ma fa risparmiare di dover igienizzare le parti ogni volta.
  1. Le prove possono essere svolte nel rispetto della normativa vigente, in un luogo ampio, adatto al distanziamento richiesto e senza creare assembramenti né all’inizio né al termine della prova stessa. Se l’ambiente fisico lo consente le prove possono essere svolte da tutto il coro in presenza. Per maggiore precauzione si suggerisce di tenere le prove in chiesa e non in sala prove o oratorio.
  2. Il canto durante le celebrazioni è permesso. Il numero di cantori che possono partecipare ad una celebrazione deve tenere conto del rispetto della distanza interpersonale. Poiché in molte delle nostre chiese non esistono spazi così ampi da poter accogliere tutto il coro in sicurezza, si suggerisce di pensare una turnazione dei componenti del coro sulle diverse celebrazioni del Tempo di Natale. Potrebbe anche essere l’occasione di animare celebrazioni che non vedevano alcuna presenza di coristi.
  3. I cantori che non prendono parte alla celebrazione come membri del coro, possono naturalmente partecipare, occupando il posto destinato ai fedeli e sostenendo il canto dell’assemblea (facendo in modo di utilizzare una vocalità leggera, non forzata, sia perché le distanze interpersonali in questo caso sono di 1m laterale e frontale, sia perché una vocalità eccessivamente marcata non favorisce il canto assembleare).
  4. Per quanto riguarda il repertorio, ciascun direttore, d’accordo con il Parroco o con chi presiede le celebrazioni, stilerà il programma dei canti. Ci permettiamo di suggerire che, in questo contesto, sia per motivi tecnici che per motivi contingenti, la scelta di canti semplici (non banali!), che permettano il coinvolgimento dell’assemblea e non siano di eccessiva complessità per i nostri cantori che, non dimentichiamolo, arrivano da un periodo di sospensione forzata, in un anno in cui si è potuto provare poco.
  5. Si ricorda che, coerentemente con la normativa civile, non è possibile svolgere in chiesa concerti, manifestazioni musicali o iniziative analoghe (comprese elevazioni spirituali). L’attività corale è consentita solamente per le celebrazioni liturgiche.

Sperando che queste indicazioni possano esservi utili, restiamo a disposizione per ogni eventuale necessità di chiarimento e di confronto, sia all’indirizzo mail dell’Ufficio (liturgia@diocesidicomo.it) che per telefono (Ufficio: 031 0353518/520; don Nicholas: 3391938211).

In un sano spirito di collaborazione, vi chiediamo la cortesia di far partecipi i vostri parroci di queste indicazioni.

Approfittiamo anche per farvi giungere i nostri migliori auguri per un Santo Natale, che in questo anno travagliato porti Speranza nelle nostre case e nelle nostre famiglie.

Un caro saluto a ciascuno di voi, con l’auspicio di poterci presto incontrare.